15 dicembre 2007

Natale 1937 vs Natale 2007



di Giovanni Sandrin '07

“NATALE”

Per me il Natale è la festa più bella del mondo.
Mi piace! Mi piace! Mi piace!

Con la mia mamma e il mio papà prepariamo l’albero di Natale, che è di colore verde scuro, le palline rosse e dorate, con le luci colorate che si accendono e si spengono e c’è anche la musichetta! Preparo anche il presepe! Nel mio presepe le pecorelle cadono sempre, ci sono 6 Re Magi e due Gesù Bambini, ma a me piace così. Addobbiamo anche la mia cameretta con un piccolo alberello, e i pendagli sono più grandi dell’albero.
La città è bella, perché è piena di luci e di Babbo Natale che se ne vanno in giro dicendo “Oh, oh, oh! Merry Christmas”.

Tutti sono un po’ strani, la gente si ferma per strada per farsi gli auguri, i negozi sono affollatissimi. A volte c’è la neve che copre la città e mi piace lanciare le palle di neve! Il giorno di Natale, quando vado dal nonno Camillo e la nonna Bruna, trovo sempre tanti regali. Dopo viene anche la nonna Didi e mi porta i regali che sono arrivati da lei. Ci troviamo tutti insieme per il pranzo, e mi piace molto perché c’è la “carnetta” che mi prepara apposta la nonna e tanta gente che chiacchera a voce alta.

Ma la cosa che mi piace di più è la notte di Natale, prima che arrivi Babbo Natale. E’ la notte più lunga dell’anno, perché Babbo Natale per consegnare in tempo tutti i regali deve rallentare il tempo; io devo andare a letto presto perché se no non mi porta i regali e faccio una fatica tremenda ad addormentarmi perché sono emozionato e ascolto tutte le voci che ci sono. Una volta Babbo Natale mi ha telefonato, non credevo alle mie orecchie ! la sua voce era molto grossa e continuava a ripetere “OHOHOH!” La mamma dice che dall’emozione di avere parlato con lui saltavo per casa come un grillo e non riusciva più a mettermi a letto. Beh devo dire che il Natale è proprio bello!


“Sabato del Natale”

di Camillo Posocco '37


Freddo. Neve che fa da contorno alle numerose case del paese. Ragazzi, con slittini fatti dai nonni che nonostante l’avanzata età riescono a costruirli, magari sghimbesci, ma che “volano” sulla neve, per la gioia di chi li cavalcava; altri scivolavano sulla neve ghiacciata su zoccoli di legno con suole rinforzate da lamiere, per evitare un troppo prestivo consumo e non spendere quanto del poco danaro la famiglia possedeva.

Grida giulive da vari settori del paese che, nell’unirsi in un solo coro, sembravano a chi li udiva un alleluia all’evento che intuivano esistere nell’affaccendarsi delle nonne e delle mamme, ed in particolare dal profumo delle focacce che dai larini* delle case agricole, si propagavano per le vie del paese. Anche il pranzo era impegno domestico, si cucinavano polli con il cui saporito brodo si preparavano le minestre e per il lesso tazzine di cren che faceva imperlare di sudore la fronte di chi ne mangiava. La tradizione veniva rispettata nei minimi particolari anche per non sfigurare con i vicini... I vari sughetti (toci) per le diverse pietanze, venivano scambiati con i vicini ed assaporati con la polenta calda.

Le cucine erano un dilagante senso d’allegria pari, se pur diversamente, a quello dei ragazzi che si dilettavano sulla neve.

Poi il silenzio su tutto il paese, le finestre si oscuravano per il giusto sonno ed i fuochi dei larini si spegnevano lasciando un alone di tepore che ci accoglieva al risveglio mattutino per recarsi alla Santa Messa del Natale.

Ecco il sabato del Santo Natale.


* i caminetti

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2 Comments:

At 18:05, Anonymous Anonimo said...

E bravi i nostri Nonno e Nipote!

 
At 18:11, Anonymous Anonimo said...

Caro bambino Giovanni, per l'occasione collega in ABeCevario, mi è piaciuto tanto il tuo racconto sul Natale.
Scrivi molto bene a soli otto anni, e sembra di "vedere" e sentire le tue emozioni.
Mi raccomando, quando andrai a dormire domani sera - che sarà la Vigilia di Natale - non ti agitare troppo, perché Babbo Natale ha tantissimi giri da fare e se si accorge che qualche bimbo non riesce a prendere sonno si preoccupa.
Pensa che i miei ex bambini, che ora sono adulti, ancora si emozionano quando aprono pacchetti e pacchettini, e prima di aprirli cercano di indovinare cosa contengono con domande-indovinello.
ciao, Buon Natale a te e alla tua famiglia
Fiorenza (23 dicembre)

 

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