Testa o Tetta?

di Paolo Posocco
(immagine da calendario Lucignolo e da poster Segnali Caotici)
Lanciamo questa ideale moneta rappresentante l’utilizzo di un monumento per delle foto e vediamo cosa esce?
TESTA: A Moriago il gruppo “Segnali Caotici” cover band dei Nomadi, ha utilizzato per i manifesti di un loro concerto una foto che li ritrae seduti ai piedi del monumento ai caduti a di Moriago. Ci sono state dure critiche per la loro scelta, il primo cittadino ha chiesto ed ottenuto di ritirare i poster e si è parlato persino di vilipendio. I ragazzi si sono difesi dicendo che il loro voleva essere solo un omaggio alla loro cittadina, una dimostrazione del loro legame anche con il passato. La band che loro propongono, i Nomadi, da quaranta anni diffondono nelle loro canzoni e con il loro impegno sociale il rispetto delle persone e della vita, personalmente non sono un loro fan ma ho un grande rispetto per quello che scrivono e propongono. A fronte delle accuse i “Segnali Caotici” hanno comunque chiesto scusa e hanno voluto sottolinerare la loro buona fede in un gesto che voleva essere solo di riconoscenza, hanno però capito l’importanza simbolica di un opera che ricorda il dolore di tante persone. La cosa è rientrata senza problemi. In una mail al sindaco difendevo i ragazzi e lui mi ha risposto che il valore del monumento andava rispettato per ciò che per molti ancora ricorda e che deve far ricordare.
TETTA: Esce un “calendario”... è di Melita Toniolo, la ragazza della Marca del Grande fratello 7 ed oca “errante” di Lucignolo (il programma per iporagionanti). L’ambientazione scelta per la foto del mese di ottobre è stato il “Il grande Cretto di Gibellina”, un sito che si trova nella valle del Belice, quella del terremoto del 1968, infatti è un opera d’arte ambientale di Alberto Burri che ricorda le 1150 vittime del sisma (Terremoto_del_Belice), l’artista ha voluto coprire le macerie con del cemento bianco mantenendo il tracciato urbano del paese, sotto quelle colate ci sono i resti delle case di pietre e legno e della vita di un paese devastato una notte di gennaio. Quel monumento non è la rappresentazione simbolica della sofferenza, è di più, è un “luogo” della memoria, è dove sono fisicamente sono morte 160 persone, bambini ed anziani, sotto il cemento sono custoditi i giocattoli... la coppola che il nonno metteva sempre... Tutto questo usato per fare le foto tette al vento di una fanciulla dei nostri tempi, non si tratta di nudo artistico o di “seno”, sono solo l’esibizione delle sue tette, punto e basta, concettualmente è come fare un servizio di nudo ad Auschwitz! L’Italia è un paese molto grande non penso manchino i luoghi per fare delle foto suggestive, la scelta del Cretto è di una ignoranza ed inciviltà quasi sottile... Il fine commerciale è fuori d’ogni dubbio, non si tratta di una citazione, solo una dimostrazione di come l’ignoranza generi il poco rispetto verso ciò che non è mero divertimento. Il Calendario è stato ritirato ma il gesto e la malafede restano.
Insomma la medaglia ha due facce, un azione può essere fatta con spirito diverso e creare situazioni diverse, in quest’ultimo caso però non c’è un lancio dove il fato fa uscire vincente una delle due facce, la moneta è stata posata al tavolo scegliendo il lato... ed è uscita Tetta! Tristemente, ultimamente, esce quasi sempre Tetta! una vera croce...
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2 Comments:
Avete davvero ragione!!!Io vi scrivo proprio dalla valle del belice ed è un affronto vedere una tette al vento fotografata su un luogo di dolore!bhè devo dire che se lo potevano evitare!
il caso nomadi io lo avrei interpretato come un ricordo...xò deve essere sempre specificato prima che si faccia il servizio ecc...
il caso melita non ha nessuna giustificazione...orribile
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