15 luglio 2007

Menu culturale II




di Stefano Ferello

Parte II. (Secondo, contorno, frutta, dolce, caffè e amaro)


In sostanza, come ho già scritto in precedenti articoli, la nostra area è urbanisticamente molto frammentata e, allo stesso modo, nella città diffusa manca un coordinamento culturale.
Questa mancanza istituzionale non si avverte solo a livello di programmazione e coordinamento degli eventi, ma anche al livello più base ed elementare.
Cioè è carente l’informazione sull’esistente e spesso gli eventi non sono pubblicizzati al di là dello stretto confine comunale dove avvengono.
Qualcosa però in tal senso è cambiato negli ultimi anni e proprio nella Marca Trevigiana: la Provincia realizza e distribuisce gratuitamente “RetEventi Cultura” un opuscolo piuttosto voluminoso anche se di dimensioni tascabili dove vengono riassunti in un unico “cartellone” gli appuntamenti di danza, musica, cinema, teatro, rievocazioni storiche, “nuovi generi” e festival che si svolgono in estate.
Nei primi anni “RetEventi Cultura” era decisamente limitato e poco utile, ma ora è cresciuto e molto migliorato.
Questo vademecum estivo è sicuramente incompleto e limitato, e la mia impressione personale è che tende essenzialmente ad essere uno strumento di propaganda politico-istituzionale.
In parole semplici, riunisce le informazioni più che altro su ciò che l’Amministrazione Provinciale di Treviso organizza o patrocina: una sorta di “auto-celebrazione”.
A parte questo notevole difetto di base, bisogna coglierne comunque gli effetti positivi.
In effetti, stenta ancora ad esserci un sistema articolato alla base del progetto, però si intuisce una labile idea di coordinamento che permetta comunque di fare economie di scala, la distribuzione logistica degli spettacoli in tutta la provincia, l’utilizzo delle risorse artistiche locali e la scelta di spazi come piazze, ville, palazzi, luoghi di archeologia industriale come speciali palcoscenici, così che l’intero territorio diventi un “teatro diffuso”.
Quest’anno sono 85 i comuni coinvolti, cioè quasi tutti, e gli eventi sono oltre 600.
L’idea è che gli stessi trevigiani diventino possibili ‘turisti’ del proprio territorio.
E’ indubbio che è un’idea importante, anche se non credo sia il caso di utilizzare termini a volte abusati come sinergia, rete, collaborazione, coinvolgimento del territorio.
Direi piuttosto che viene facilitato chi, anche solo per una sera d’estate vuole entrare in contatto con realtà culturali come la musica, il cinema, il teatro.
Perciò ben vengano progetti come RetEventi per rendere la cultura alla portata di tutti in un contesto complesso come quello dello spettacolo.
In pratica è un elenco parziale delle proposte culturali presente nella Marca, ma non è cosa da poco in un territorio che negli ultimi 30 anni ha conosciuto una radicale trasformazione urbanistica, indotta dal motore della medio e piccola impresa, che ha convertito la Marca in un’unica città reticolare, ove i luoghi del lavoro, del consumo e del divertimento risultano alternativi rispetto alle tipologie conosciute nella precedente organizzazione policentrica.
L’iniziata provinciale è lodevole anche se per quanto riguarda Castelfranco Veneto, la nostra collocazione territoriale è penalizzante.
La nostra città è situata nell’angolo sud-ovest della provincia di Treviso e se da un lato è luogo e centro di riferimento per un raggio di circa 15 chilometri, è altrettanto vero che si trova all’incrocio di tre provincie: Treviso, Padova, Vicenza.
Quindi, paradossalmente, grazie al libretto RetEventi un castellano può sapere cosa succede a Casier o a Oderzo, ma quasi sempre non sa cosa succede a soli 5km dal centro perché si svolge, per esempio, a San Martino di Lupari, cioè provincia di Padova.
Allo stesso modo, paradossalmente un cittadino di Loreggia (PD), paese confinante con la provincia di Treviso, sarebbe facilitato nel coltivare interessi culturali…..a patto di procurarsi questo libretto!
L’opuscolo è stato stampato in 400.000 copie e nel mese di maggio è stato inviato a tutte le famiglie della Provincia.
Attualmente è ancora disponibile negli uffici di promozione turistica (Apt, Iat, Pro Loco).
Naturalmente RetEventi esiste anche in versione “virtuale”:
http://turismo.provincia.treviso.it/eventi/eventi.asp


Molte persone lo consultano e quindi il mio consiglio è comunque di procurarsi un semplice strumento come questo.
E le domande “Che facciamo stasera? Fanno qualcosa in giro?” qui potrebbero trovare una risposta…


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