F.R.A.M. Castellana (un saluto alla fabbrica ed a frammenti)

di Camillo Posocco
Lungo il cammino di nostra vita
si trovan vagheggiar di idee
consone all’arbitrio di vario genere umano
che tra l’arte trascurata del tempo nostro
trova l’impasto che tradisce, con l’arbitrio,
l’umiltà generatrice di sereni desideri
di goiosa dell’insieme convivere e tra i giovani stare
Addio Luogo di ingegnoso lavoro
dove il sudor faceva concima nell’operar
per l’acquisto del quotidiano pane.
Addio luogo di incontri, di chi, nell’operar
produceva consumo in operativa compagnia
fulcri di incontri umani che, nel sorridersi, dimenticava la fatica e
nell’accompagnarsi al porton d’uscita, che,
nel sostar brevemente per un saluto ciao,
si nascondeva un sott’inteso: a domani.
Addio, ricordi molti, addio luogo sacro
più di una piazza parrocchiale
perchè lavorar per loro era preghiera,
anche per condur una vita d’esempi a giovani
famigliari ed amici, padri operai,
desiderosi d’imparare a crescere
nell’onesto paterno operare.
Addio amicizie estese a lor famigliari
che nell’incontrarsi si raccontavano problemi molti,
traendone esempi, consigli e consolazioni reciproche,
addio.
Ora, vuoto spazio, di umani sentimenti e
che domani sera pieno di silenzio e freddo cemento,
dove l’abitar provocherà tristezza,
sapendo d’occupar luogo
dove “anche” i loro figli e nipoti futuri
avrebbero potuto incontrarsi,
dove in innocente serena compagnia
vivere ed addestrarsi per l’insieme stare.
Echi , per un futuro gioioso e per intramontabili ricordi,
di un domani di età maggiore che eliminerebbe
la tristezza di una amara solitudine.
ADDIO.
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1 Comments:
non ho parole....commovente e ricco di significatività.
Chissà che qualche amministratore o palazzinaro impari qualcosa da questa alta e generosa lezione di trasmissibilità.
FRMMNT
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