15 giugno 2007

F.R.A.M. Castellana (un saluto alla fabbrica ed a frammenti)




di Camillo Posocco


Lungo il cammino di nostra vita

si trovan vagheggiar di idee

consone all’arbitrio di vario genere umano

che tra l’arte trascurata del tempo nostro

trova l’impasto che tradisce, con l’arbitrio,

l’umiltà generatrice di sereni desideri

di goiosa dell’insieme convivere e tra i giovani stare

Addio Luogo di ingegnoso lavoro

dove il sudor faceva concima nell’operar

per l’acquisto del quotidiano pane.

Addio luogo di incontri, di chi, nell’operar

produceva consumo in operativa compagnia

fulcri di incontri umani che, nel sorridersi, dimenticava la fatica e

nell’accompagnarsi al porton d’uscita, che,

nel sostar brevemente per un saluto ciao,

si nascondeva un sott’inteso: a domani.

Addio, ricordi molti, addio luogo sacro

più di una piazza parrocchiale

perchè lavorar per loro era preghiera,

anche per condur una vita d’esempi a giovani

famigliari ed amici, padri operai,

desiderosi d’imparare a crescere

nell’onesto paterno operare.

Addio amicizie estese a lor famigliari

che nell’incontrarsi si raccontavano problemi molti,

traendone esempi, consigli e consolazioni reciproche,

addio.

Ora, vuoto spazio, di umani sentimenti e

che domani sera pieno di silenzio e freddo cemento,

dove l’abitar provocherà tristezza,

sapendo d’occupar luogo

dove “anche” i loro figli e nipoti futuri

avrebbero potuto incontrarsi,

dove in innocente serena compagnia

vivere ed addestrarsi per l’insieme stare.

Echi , per un futuro gioioso e per intramontabili ricordi,

di un domani di età maggiore che eliminerebbe

la tristezza di una amara solitudine.

ADDIO.

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1 Comments:

At 10:25, Anonymous Anonimo said...

non ho parole....commovente e ricco di significatività.
Chissà che qualche amministratore o palazzinaro impari qualcosa da questa alta e generosa lezione di trasmissibilità.

FRMMNT

 

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