La benzina costa poco

di Paolo Posocco
Si avete letto bene! La benzina costa poco, è evidente! Per quanto ci siano stati vari aumenti di prezzo, il traffico non è diminuito, anzi è costantemente aumentato negli anni. Per assurdo si potrebbe vedere un collegamento: più la benzina costa più si gira in macchina... La base di questa anomalia è da dovuta ad una distorta percezione della libertà di movimento. Uno dei comportamenti che più ci da sensazione libertà è quella di potersi muovere e viaggiare, tant’è che la detenzione si basa principalmente nel togliere la libertà di movimento.
La macchina ci fa muovere liberamente e la usiamo senza pensare alle conseguenze. Non pensiamo di fare la nostra parte di inquinamento, traffico, ecc. Questo comportamento da origine a ciò che si definisce una estrenalità, più precisamente: la congestione! Ma non intesa come traffico elevato, bensì come costo, cito:”i costi (esterni marginali) della congestione sono originati dal fatto che chi usa il veicolo tiene conto solo del suo costo del trasporto e non considera i costi che impone a terzi, generati con la sua decisione di viaggio, e che variano in funzione della densità di traffico e del contributo dato dal suo veicolo al congestionamento della la strada. I principali costi indotti della congestione sono: i danni associati al tempo perduto dalle merci e dagli individui; maggiori costi operativi dei veicoli (consumo e logorio); maggiori costi dell’inquinamento; maggiori rischi e costi dell’incidentalità; i costi del maggiore stress”.*
Quindi la benzina costa poco perchè non si considerano questi costi che possiamo definire anche sociali, forse nel suo prezzo lo stato dovrebbe tenerne conto (altro che le attuali accise) e farla costare di più...!!!
Si logicamente sto provocando ma come spesso accade è da una situazione di crisi che si creano nuove opportunità. Un costo elevato (ma effettivo) dei carburanti porterebbe a rivedere la politica dei trasporti e del lavoro, una merce la si sposerebbe per seri motivi di produzione e non per esempio perchè la manodopera costa meno... (la delocalizzazione non ha fatto abbassare i prezzi al consumo ma aumentato il margine di guadagno del produttore, non ha aumentato le paghe ad impiegati ed operai), si comincerebbe a far viaggiare le idee i progetti e non le persone, come nel telelavoro e le videoconferenze, ci potrebbe essere lo sviluppo una serie di tecnologie e di metodologie che cambierebbero il nostro modo di vivere portandoci verso un futuro veramente diverso rispetto all’attuale inerzia.
La libertà di movimento è ad un passo dall’essere puramente utopica i tempi di percorrenza e le velocità commerciali da somarello che trotta ci bloccheranno. Per questo scrivo di distorta concezione di libertà di movimento, l’andare in piazza a prendere l’aperitivo, il giro al centro commerciale al sabato non sono poi una gran manifestazione di libertà.
Le soluzioni anche al traffico di una piccola realtà cittadina vanno comunque oltre alla gestione di sensi unici e delle area a parcheggio, sono solo un correttivo a qualcosa che ha bisogno di un grande cambiamento nella mentalità nel modo ci concepire i nostri comportamenti e nel modo di gestire una comunità, dal piccolo comune allo stato.
Se l’argomento vi ha interessato potrei continuare con delle digressione sulla “disponibilità a pagare” in un prossimo post, cosa ne dite?
* Per chi vuol saperne di più
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3 Comments:
Veramente la tassazione sulla benzina e' fatta in modo da finanziare lo stato e basta; tu pensi che se il gpl o il metano costassero come la benzina non succederebbe niente? Alla faccia dell'ecologia.
La realta' e' che la benzina costa poco produrla, ma le altre fonti energetiche non si sa quanto costano, a parte l'elettricita' della rete domestica.
Ciao Nicola, la mia era una buttata sul costo della benzina, sul quale stato e multinazionali ci marciano. La buttata era per accennare all'approccio tecnico dell'economia dei trasporti che comunque terrebbe conto di ciò che è correlato al problema del trasporto e del conseguente traffico. Studi e valutazioni che poi vengono puntualmente ignorati, anzi nascosti, perchè non "convenienti", ma stiamo cominciando a pagare lo scotto del pensare solo all'interesse immediato.
Ciao by Paolo
Su quel testo sono in perfetto disaccordo: tutte le ricerche a me note mostrano che le tasse sui carburanti "internalizzano" gran parte delle esternalità, e comunque molto di più che in altri settori. Pensi che è in corso un serrato dibattito per mettere una carbon tax sulle emissioni di CO2 di 20 o 30 $ a tonnellata (per industria, riscaldamento, agricoltura ecc.). L'attuale tassazione europea sui carburanti per autotrazione corrisponde a circa 409 $ a tonnellata di CO2 emessa. Quindi, attento ai luoghi comuni: la disinformazione non è solo dalla parte dei promotori della TAV.......
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