15 dicembre 2006

Non siamo mica gli americani che sparano agli indiani



di Paolo Posocco

Il titolo per gli appassionati di Vasco Rossi è noto dal 1979 essendo in parte il titolo di un suo LP nonchè la strofa di una sua canzone che mi è venuta in mente leggendo un articolo sul gazzettino del 30 novembre*, nel quale si riferiva della proposta da parte del sig. Dussin (EX onorevole) di dotare i vigli urbani di Castelfranco di un’arma da fuoco “Non siamo micca...”. Non mi ero accorto dell’escalation di violenza e della recrudescenza degli episodi criminali nella nostra cittadina! Certamente i tempi sono cambiati e qualche problema c’è, ma una pistola non vedo cosa possa risolvere, soprattutto considerando che le armi da fuoco sono nate per ferire o uccidere un nemico, che sono strumenti pericolosi e non facili da maneggiare come invece sembrerebbe dai vari telefilm e film. C’è un sottile gioco psicologico di paura e potere nell’avere tra le mani uno strumento in grado di togliere una vita e l’emotività diventa in questo modo un fattore micidiale. Negli USA dove le armi non automatiche girano liberamente, sono migliaia ogni anno le persone morte per il fatto che qualcuno possieda un arma e l’abbia usata con paura o imperizia portando all’uccisione di un familiare, di un amico o del vicino di casa; un rumore nella notte, un’ombra e BANG una vita spezzata ed un’altra disperata...
Sono situazioni che ineluttabilmente accadono ed aggiungendo delle persone armate si aumenta la possibilità che tali tristi avvenimenti si verifichino e questo non mi fa certamente sentire più tranquillo. Identificandosi poi nella comunità come ci dovremmo sentire se un giorno nella caserma dei vigili parte il classico colpo accidentale o se nella concitazione di una agitata ronda viene ucciso un ragazzo, la cui unica colpa è stata avere paura o essere un ladruncolo o semplicemente sbronzo (alcuni potrebbero pensere che se l’è cercata ma per un furto o l’ebrezza la pena di morte mi sembra eccessiva o siamo diventati così egoisti e materiali, così vittoriani e perbenisti).
Castelfranco ha una compagnia di Carabinieri e una di Polizia Stradale, a loro noi cittadini tramite lo stato demandiamo l’onere di avere un’arma e di poterla usare e proprio loro ci dimostrano che non servono altre armi in giro, infatti vorrei far notare che non usano pressocchè mai le armi in dotazione.
La buttata un po’ da cow boy di Dussin ha però trovato risposta nella nostra ineffabile amministrazione comunale che la vede con favore e la vorrebbe applicare, chiaramente non tutti i trenta vigili verrebbero armati, solo alcuni che hanno dato la loro disponibiltà, per motivi di sicurezza, nei servizi notturni. Al di là di facili battute i Vigili sono brave persone che svolgono un compito importante per la comunità, non diamogli una responsabilità come questa, non facciamo in modo di dover piangere per una vita interrotta dal piombo, mi dispiace fare la Cassandra ma non mi stancherò mai di ripetere che se ci sono armi prima o poi il guaio capita.
E poi questa vicenda dimostra che di “pistola” ce ne sono già abbastanza in giro!


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