Il sogno svanito

di Alessandro Comin
Giappone Mondiali di basket 26 agosto 2006. Non è bastato il finale thriller della sfida contro il lituani, non è bastato un Belinelli scatenato al punto da fare gola a tutti i talent-scout della N.B.A., non è bastato un Mordente che si procura un’ azione da 4pt con tripla e libero aggiuntivo che ci riporta sotto quasi allo scadere, non è bastato nemmeno l’ enorme cuore del nostro ormai italianissimo pivot Mason Rocca ad impedire il frantumarsi di tutti i sogni dell’ Italbasket ai mondiali. Una delusione cocente, che ha strappato la lacrimuccia anche ai molti telespettatori che pur non essendo seguaci abituali della nostra pallacanestro, sedendosi davanti alla tv all’ ora di pranzo e vendendo i ragazzi di Recalcati dare il massimo sul parquet, ci si sono appassionati. Un brutto epilogo però per il mondiale dei nostri azzurri che, dopo un bellissimo girone di qualificazione in cui si sono inchinati solamente ai campioni del dream team U.S.A che vantano fra le loro fila dei talenti assoluti che rispondono al nome di Wade, James e Anthony, hanno dovuto alzare bandiera bianca anche contro la Lituania, squadra che sulla carta doveva essere quanto mai alla portata della nostra squadra. Una brutta gara. Azzurri che sbagliano moltissimo da fuori e lituani che riescono a tenere le redini del gioco, seppur il loro asso Macijauskas non entri in partita che al quarto quarto. Poi la grande beffa, dallo svantaggio di -10 punti i già citati Belinelli e Mordente, con il fondamentale supporto del play Di Bella riescono in una manciata di secondi a riportarci in partita con un asfissiante pressing sugli avversari, che vale il -4. Un finale al cardiopalmo che ci vede in molti frangenti pagare a caro prezzo l’ inesperienza dei nostri giocatori, fino ad arrivare allo stupido fallo di Macijauskas su Basile a 6 decimi dalla sirena finale che fa gridare al pareggio tutti quelli che alle 6 della mattinata italiana erano già in piedi a supportare i nostri ragazzi. Già perché sul 71-68 lituano quei tre tiri liberi avrebbero potuto voler dire supplementari. Erano però pesanti, troppo pesanti. Dei macigni nelle mani del nostro buon Basile che, anche essendo fra i migliori tiratori del vecchio continente, lo costringono ad un inesorabile 0/3 e tanti saluti Italia. Il resto è storia conosciuta. Il resto è rappresentato dalle lacrime di capitan Basile dopo la sfortunata avventura in lunetta, è rappresentato dallo sguardo cupo e triste di coach Recalcati che mai come quest anno aveva visto una Italia così motivata, è rappresentato dal quanto mai incerto futuro di Belinelli che con le prestazioni super in terra nipponica ha praticamente staccato il biglietto per andare a fare compagnia al nostro giovane talento "mago" Bargnani prima scelta nella N.B.A.. Attendendo l’ esito della competizione con le fasi finali, possiamo ormai solo, guardando le atre big contendersi il titolo, tirare un bel sospiro e pensare:”Speriamo di rifarci presto!”.
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