A volte ritornano

di Stefano Ferello
Una sola parola: anzi solo urlo: FORZA PEDRINI!
E qui subito si crea una divisione: chi c’era ha già capito di cosa scrivo, è scattato un click nella sua testa e leggerà con piacere e avidità.
E chi non c’era, può deve avere un po’ di pazienza e leggere
Chiariamo subito un paio di cose: chi non è castellano e non ha almeno 35 anni, non può ricordare e non potrà mai sapere. Può solo immaginare.
Sto parlando di un’epopea sportiva che è diventato un pezzo di storia castellana, anzi della nostra storia personale.
Negli anni 80 a Castelfranco non c’era il problema di cosa fare il sabato sera: c’era la patita di basket al palazzetto.
La squadra di casa era il mitico Pedrini. In realtà la società si chiamava (e si chiama) A.P. Castelfranco, ma il nome dello sponsor aveva preso il sopravvento.
Perché ne parlo adesso?
Semplice. Nelle mie passeggiate cittadine, la mia anima “osservatrice e avida di conoscenza” ha notato una locandina con alcune foto “d’epoca”.
Era l’annuncio di un avvenimento storico-sportivo: la partita-revival tra Pedrini e Canella San Donà che si giocherà mercoledì 18 al PalaAvenale (ore 20.30) .
A 25 anni di distanza scenderanno in campo, con gli stessi giocatori, le due gloriose formazioni che in quel play off del 1983 si contesero la promozione in serie B.
Non vi dico chi vinse al termine delle 3 partite. Questa sfida vuole essere una sorta di "gara-4" seppur giocata a 25 anni di distanza. Le due squadre si stanno già allenando e mercoledì scenderanno in campo con le magliette "dell'epoca" rifatte per l'occasione.
La serata del 18 giugno è di quelle da non perdere.
Ma se leggere questo articolo troppo tardi, se non potete, se vi ha un po’ incuriosito ma non al punto da uscire, se…se….se…beh, non preoccupatevi.
Sono pagine di storia che restano indipendentemente da una serata revival.
E proprio perché sono “pagine” di storia potete trovarle scritte.
Io c’ero e pertanto avrei voluto descrivere l’ambiente, narrare l’impresa, trasmettere il clima di quei giorni.
Non credo ci sarei riuscito. Non sono così bravo con le parole.
Sento moltissimo e vivo moltissimo le situazioni, ma se devo descriverle mi perdo nei particolari e uso troppe parole per non dire quasi niente.
E le cose più importanti non riesco a dirle.
Ma questa è una pagina di storia e va raccontata.
Per fortuna, per questa volta ho trovato come risparmiarvi “la penitenza” di leggermi.
Rovistando in internet ho trovato chi l’ha fatto meglio di me.
Lo so che non è correttissimo dal punto di vista giornalistico.
Ma, vogliate essere indulgenti e non troppo rigidi. E’ solo un problema tecnico: io ci metto il sentimento, cioè la sostanza; qualcun altro ha trovato come descriverlo, cioè la forma.
Ve ne offrò una anticipazione:
“Tre ore prima dell’inizio il Palasport di Castelfranco era già una bolgia, gremito in ogni ordine di posti da quasi tremila spettatori, ben oltre la capienza, con moltissime persone addirittura all’interno della recinzione ed occupanti ogni spazio dove ci fosse uno spiraglio di visibilità del campo di gioco. Mi ricordo che all’ingresso principale la situazione era caotica e lo divenne ancor di più quando arrivò la rumorosa falange dei nostri ultras con trombe, tamburi e bandiere al vento. Si sfiorò la rissa perché il servizio d’ordine non voleva farli entrare con gli strumenti sonori.”
Trovate il pezzo completo in questo link.
Leggetelo tutto: 5 minuti spesi bene.
Purtroppo chi scrive è dall’altra parte, ma nonostante questa “non-castellanità”, ha scritto un resoconto da brividi della memoria.
Anzi, forse proprio per questo, ha più valore: anche un avversario si è reso conto di quanto Castelfranco fosse una città in delirio, innamorata di una squadra.
E allora immaginatevi le emozioni e i sentimenti di chi, come me, era sulle gradinate a gridare: Forza Pedrini!
Come tutti i grandi amori, non si scordano. Le emozioni passano, i sentimenti restano. E a volte ritornano.
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2 Comments:
Siii, il mitico G.B. Pedrini!!! Che periodo magico!
Peccato ke ho letto solo adesso l'articolo, sarei andato piu' ke volentieri a vedere la partita...cmq W G.B. Pedrini...michele
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